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ELSA, IL SIGNOR NO E LA ZIA Luisa Antonini Papeterine invece di patatine. Tenta unica invece di tinta unita. L’autrice, maestra di italiano nella scuola primaria, per un improvviso accidente diventa una persona afasica. E deve “reinventarsi e reinventarsi e reinventarsi”. Una storia lucida e delicata… Una storia che fa pensare… E così, dopo aver insegnato a leggere e a scrivere a molti bambini, non sa più né leggere né scrivere: “Mi sono chiesta subito perché mi era successo questo, e perché aveva il sapore della beffa. Oltre al danno, la beffa. Un danno relativamente piccolo, una beffa enorme”. In una narrazione che segue il filo delle emozioni, e non una cronologia di eventi e situazioni, si rammarica di aver perso molto. Oltre alla lettura e alla scrittura, la possibilità di provare piacere nella poesia e nelle canzoni: “E adesso, adesso ho solo canzoni spezzate.(…) Pezzetti soli, come me che non so quale sarà la mia prossima canzone”. L’afasia le appare una situazione che ha caratteristiche in comune con l’infanzia “Mi ha sempre affascinato la calma ‘chirurgica’ dei piccoli quando stanno facendo una cosa alla volta, con calma, concentrazione, perché non è automatica, non è gia` ben imparata…”. E con il tempo da questa perdita nasce un’intuizione, che poi diventa comprensione e consapevolezza: “A ogni mia difficoltà capivo… no, molto di più: sentivo, vivevo, soffrivo le difficoltà che ho visto, come una spettatrice, difficoltà di molti miei alunni/e in tanti anni di scuola. (…) “. Questo libro ha molto da dire alle persone afasiche e a chi sta loro vicino, ma anche agli insegnanti, ai genitori, a tutti quelli che interagiscono con i bambini. E, per finire, è un bel messaggio per le logopediste … “E grazie ad ‘Agata’, la logopedista … ‘croce e delizia’… a lei devo la mia riabilitazione … la cosa più importante dopo essere uscita illesa… circa… da un ictus. Mi piacerebbe capisse quanto è stata fondamentale per me”. Lucia Ferroni |
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VOGLIO POTERMI ARRABBIARE Chiara Briani alter@ego,2016. I libri, pochi in verità, che parlano di afasia raccontano in genere la storia, spesso autobiografica, di una persona divenuta afasica ,della sua malattia e del recupero. Chiara Briani, una brava neurologa padovana, adotta invece un approccio diverso, scrive un romanzo che fa perno sull’afasia e come la perdita del ‘Verbo’ colpisca non solo il malato, ma la famiglia e i curanti (medici e logopedisti). I protagonisti vivono l’ afasia in modo diverso, dal paziente che, all’inizio, non accetta la malattia e poi, seppure migliorato, non può esprimere, attraverso le modulazioni dl tono della voce (la prosodia), i suoi sentimenti ed emozioni che accompagnano il discorso ( le parole sono piatte, non riescono a fare capire che sono arrabbiato). La moglie e la figlia che finalmente si rendono conto cosa significhi diventare afasico (buono il breve aspetto tecnico su cosa sia l’afasia) e finalmente recuperano il rapporto con il marito ed il padre. Ma di nuovo nel libro è la figura del medico, che non solo comprende la natura del deficit afasico, al di là della sede di lesione, ma ne è a sua volta colpito: il rendersi profondamente conscio cosa significhi la perdita del linguaggio, influenza le sue scelte di vita, facendo del linguaggio stesso il protagonista assoluto. Insomma, un romanzo breve, bello e nuovo Franco Denes |
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Il tempo di Blanca Di Marcela Serrano FeltrinelliBlanca è una quarantenne appartenente all’alta borghesia di Santiago del Cile. La storia si svolge in un ambiente difficile, pieno di contrasti dopo la caduta di Pinochet. Un giorno Blanca si sente male. Portata in Ospedale, le viene diagnosticata un’emorragia cerebrale; diventa afasica: per la prima volta sente la parola afasia. Uscita dall’Ospedale, i parenti la circondano di premure, le consigliano di parlare, di scrivere per comunicare, ma per lei le lettere sono solo segni senza significato; e le parole non affiorano, nonostante le concepisca nella sua mente: è incapace di comunicare. Il medico consiglia l’intervento di un foniatra, ma Blanca lo rifiuta perché dubita di poter imparare o ripetere parole che lei non ha dimenticato, che sono vive nella sua memoria. Allora, ricordando le parole della nonna, “si possono perdere tutti i sensi ma non la vista” si inventa una nuova lingua che si esprime con gli occhi: riesce con lo sguardo ad esprimere i sentimenti: lo sgomento, il dolore, la fatica, il distacco, la rabbia… Attraverso l’espressione visiva, attraverso gli occhi, accetta il suo nuovo tempo, scandito da un ritmo lento fatto di silenzi in cui la memoria ha una grande catarsi, altrimenti la solitudine avrebbe il sopravvento. Passa ore e ore a ricordare emozioni, il passaggio dall’adolescenza alla maturità, la vita vissuta tra impegni sociali, famiglia e amicizie: un percorso a ritroso caratterizzato da riflessioni interiori in cui si mescolano rimpianti, tristezze, risentimenti, tanto intensi da confondersi con la vita presente. |
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Domani ti porto al mare Di Rosi e Bruno Arena MondadoriE’ la storia di una donna forte che, sostenuta dall’amore, ha saputo ricominciare a vivere insieme al marito, noto uomo di spettacolo colpito da una grave emorragia cerebrale con conseguente afasia. Dopo una prima fase durissima – “sono completamente da sola” – anche grazie ad un amore tenace – “non posso neanche immaginare come si senta lui, quanto sia spaventoso vivere tutto questo sulla propria pelle” – nonostante le difficoltà di movimento e l’impossibilità di parlare del marito Bruno, grazie anche all’aiuto e al supporto di numerosi cari amici, Rosi è riuscita ad affrontare il “salto nell’ignoto”: “torniamo a casa, si, ma non alla nostra routine consolidata. Nessuno può sapere come sarà la nostra nuova vita”. E così, alla fine di questo racconto triste ed emozionante, Rosi ha capito che Bruno, “anche se diversamente da prima, può condurre una nuova vita nella quale la fanno da padrone gli affetti e c’è spazio per il divertimento”. Un libro commovente, che propone un’analisi profonda ed accurata delle emozioni che devono affrontare i parenti stretti di persone colpite da gravi ictus cerebrali; un libro che può essere di aiuto a chi si trova ad accompagnare il lento e faticoso processo di ritorno alla vita di persone care, divenute afasiche. |
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Un posto chiamato afasia: oltre la frontiera di Stroke Massimo da Gragnano Edizioni Simple, 2014 www.massimodagragnano.it E’ la storia di Ascanio che un giorno, improvvisamente, in seguito ad un ictus diventa afasico. Il libro s’ispira liberamente ad una storia vera anche se situazioni, caratteri, luoghi e la stessa personalità di Ascanio sono in gran parte inventati. Obiettivo di Massimo da Gragnano è quello di far vivere, a chi legge il libro, il significato profondo della condizione di una persona afasica e di tutti coloro che lo circondano. Ascanio è un uomo di successo attorniato da una moglie innamorata e da una numerosa e affettuosa famiglia. Poi il disastro: la grave afasia, l’emiplegia e lentamente gli amici, i parenti si allontanano fino a che il cognato Asmodeo gli fa terra bruciata intorno e s’impadronisce di tutti i suoi averi. L’amata moglie Frida e lo stesso Ascanio moriranno, in povertà, separati. La visione dell’afasia dell’autore è molto cupa. I medici e il personale paramedico che nel tempo si occupano di Ascanio sono poco “informativi”; la moglie non comprende cosa sia l’afasia e nessuno l’aiuta, gli amici e i familiari si sentono “imbarazzati” in presenza di Ascanio che presenta una forma molto grave di disturbo afasico. Situazioni di questo genere si presentano ancora ma sempre meno frequentemente. La conoscenza del problema “afasia” si sta diffondendo e le persone afasiche sono sempre più pronte ad uscire nel mondo e a rivendicare il loro diritto di esistere. |
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La comunicazione aumentativa alternativa tra pensiero e parola di M. Luisa Gava edito da Franco Angeli Maria Luisa Gava è laureata in psicologia con formazione specifica in psicomotricità, psicoterapia infantile, Comunicazione Aumentativa Alternativa e neuropsicologia. La prima esperienza con la comunicazione non verbale risale al 1978 con i simboli Bliss presso l’AIAS di Milano; Il libro tratta delle possibilità di recupero comunicativo consentite dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa, il cui principio operativo è basato sul fatto che un soggetto impossibilitato a esprimersi verbalmente può comunque trasmettere il proprio pensiero mediante modalità diverse dalla parola. Tale approccio, nato nel 1971 in Canada, e diffusosi successivamente a livello internazionale, ha aperto nuove prospettive nel campo della disabilità. Il libro ha il duplice scopo di offrire una visione generale del problema e di costituire un punto di riferimento operativo per chi voglia intervenire in questo settore. Esso si divide in due parti: la prima traccia una panoramica generale sulla nascita e l’evoluzione dell’AAC mentre la seconda affronta l’aspetto applicativo secondo una specifica metodologia d’intervento che tiene conto delle reali possibilità ma anche dei limiti dell’AAC. |
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La riabilitazione neuropsicologica: Un’analisi basata sul metodo evidence-based medicine Springer, Mar 5, 2012 Il volume presenta i lavori di revisione della letteratura relativa alla riabilitazione neuropsicologica effettuati come lavoro preparatorio per la Consensus Conference sulla Riabilitazione neuropsicologica che si è tenuta a Siena nel febbraio del 2010 sotto gli auspici di una serie di associazioni e società scientifiche e professionali. L’approccio usato in modo comune in tutte le revisioni è quello della ‘evidence-based medicine’ che consente di arrivare a delle raccomandazioni sull’efficacia dei diversi trattamenti riabilitativi con un solido ancoraggio nella letteratura scientifica internazionale.Alla stesura di queste revisioni hanno partecipato i principali esperti neuropsicologi italiani. Il volume rappresenta così un update fondamentale per il professionista (fisiatra, logopedista, neurologo, neuropsicologo, psicologo, terapista della riabilitazione, terapista occupazionale) che svolge la sua attività nell’ambito della riabilitazione neuropsicologica. |
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Carlo D’Andrea La voglia di raccontare Byblos Edizioni, 2012 Chi segue questa rubrica già da tempo conosce Carlo D’Andrea, laurea in pedagogia, direttore didattico e giornalista, divenuto afasico nel 1981 in seguito a rottura di aneurisma. L’abbiamo conosciuto attraverso i suoi scritti “La voglia di parlare ” (1992) e “La voglia di vivere” (1998). “La voglia di raccontare” è la sua ultima opera letteraria. Sono squarci di memoria su luoghi e persone del suo amato paese, Piedimonte Matese. Racconta di vico Stretto, descrive le case una a una, le persone che le hanno abitate prima e durante la sua infanzia, rievoca aneddoti lontani nel tempo ma da lui mai dimenticati. Come scrive il figlio Gianfrancesco nell’introduzione, il libro “lo ha scritto per le persone di questa Città. Dalla prima all’ultima. Le ha amate, le ama, indistintamente, senza riserve”. |
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Maria Antonietta Gallo Logopedia dell’afasia CLEUP, Padova 2012 In questo libro Maria Antonietta Gallo illustra l’approccio logopedico pragmatico-linguistico al trattamento dei disturbi afasici, da lei messo a punto nel corso della sua lunga esperienza nel campo della logopedia. Il libro si compone di tre parti. La prima tratta della comunicazione verbale e non verbale e della competenza comunicativa; nella seconda vengono illustrati alcuni test per la valutazione dei disturbi del linguaggio e sono brevemente descritti alcuni approcci riabilitativi susseguitisi nel tempo. La terza e ultima parte è la più originale. E’ dedicata alla valutazione e alla riabilitazione del disturbo afasico secondo il metodo “logopedico” che valorizza soprattutto lo scambio comunicativo in una situazione di conversazione. Sono descritti gli interventi per i deficit di produzione e di comprensione e, molto brevemente, la terapia della lettura e della scrittura. Il metodo è considerato valido per tutte le persone afasiche, indipendentemente dal tipo di disturbo che presentano. Il libro è dedicato alle persone afasiche, ai loro familiari e ai logopedisti. |
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COMPRENDO Batteria per la comprensione di frasi negli adulti Risultato del lavoro pluriennale di un gruppo di psicologi, neurologi e linguisti, COMPRENDO è un nuovo test che valuta la comprensione di frasi attraverso un compito di associazione frase-figura. Può essere utilizzato nei pazienti afasici, nei pazienti con disturbo di memoria a breve termine e in quelli con malattia di Alzheimer. Gli autori spiegano la natura del test e le modalità di somministrazione e forniscono un’introduzione generale sui temi della competenza grammaticale e della memoria a breve termine, due capacità cognitive fortemente coinvolte nella comprensione del linguaggio. Vengono inoltre illustrati i dati statistici e la taratura del campione. |
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Il Museo… che emozione! IL PALAZZO CHE PARLA Palazzo Madama Chi l’ha detto che una persona afasica teoricamente scoraggiata non va in un museo? Non solo: chi l’ha detto che dopo aver visto intensamente il museo non possa scrivere di getto i pensieri, le emozioni ritrovate nei quadri, nelle ampolle e in oggetti come la cuffietta o l’aquila scolpita? Il progetto è stato ideato dalla Fondazione Carlo Molo di Torino con la collaborazione dei Servizi Educativi di Palazzo Madama nel centro storico di Torino. È un libretto, in tutto 20 paginette semplicissime e coloratissime e gli autori sono proprio loro, quattro persone afasiche che prima spinte e poi coinvolte visitano più volte il museo e descrivono la loro esperienza con l’arte: Giuliana, Caterina, Giuseppe e Angelo che raccondano ciascuno il personalissimo percorso, “Un palazzo che vive”, “La famiglia”, “Calore” e “L’esattezza della lavorazione”. È stato giustamente considerato una guida, una guida emotiva attraverso i 4 itinerari degli autori, con percorsi personali ed emozionali e con sensazioni diverse. Proprio come l’arte appunto, oltre la comunicazione, oltre le parole, oltre la semplice grande razionalità. E il libretto si può anche scaricare QUI (Andrea Moretti). |
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Ruiyan Xu Le parole dimenticate Ed. Piemme, 2012 Un attimo prima Li Jing, giovane uomo d’affari, sta pranzando con suo padre in un lussuoso hotel di Shanghai. Un attimo dopo il cemento si frantuma, la polvere soffoca l’aria e lui giace privo di sensi sotto un cumulo di macerie. Quando si risveglia in un letto d’ospedale, il dolore delle ferite gli ricorda che è ancora vivo. Meiling, sua moglie, gli è accanto, in attesa di udire parole che la rassicurino. Ma quando queste escono dalla sua bocca, sono per lei incomprensibili. Il trauma ha cancellato dalla mente di Li Jing il cinese e le uniche frasi che riesce a pronunciare sono in inglese, la lingua che ha accompagnato la sua infanzia in America. Afasia di Broca è la diagnosi dei medici, ma dare un nome a quel disturbo così raro non lo aiuta a comunicare con la donna che proprio grazie a parole meravigliose, anni prima, aveva saputo conquistare. La speranza di recuperare il linguaggio perduto è affidata a Rosalyn Neal, una giovane neurologa americana arrivata a Shanghai proprio per occuparsi di questo insolito caso. Partita dall’Oklahoma, dove ha lasciato una casa dolorosamente vuota e tante speranze disattese, inizia con Li Jing una lunga terapia che finisce per creare tra loro un legame inatteso. Perché due solitudini, quando si incontrano, non faticano a riconoscersi. Allora, anche le parole diventano superflue. www.ruiyanxu.com |
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Sandra Dema Parla…papà (Illustrazioni di Chiara Gobbo) Falzea Editore Un papà che parla tanto, un papà che racconta le storie. Poi, all’improvviso, un papà che non riesce più a parlare:una forbice ha tagliato i fili che uniscono tra loro le lettere. L’incontro di un bambino con la malattia, ma anche la volontà di aiutare un papà a recuperare il linguaggio, mettendo insieme le lettere, giocando con le parole e con le storie.E magari ridendo insieme degli errori. E le parole crescono… sono parole sussurrate… sono parole…Parla, papà! Parla ancora!!!! Il magico potere terapeutico delle parole e delle storie. Il magico potere terapeutico dell’amore. |
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Olimpia Casarino L’anima prigioniera. Memorie di un’afasica MJM Editore Chi di noi, “vecchi” soci A.IT.A., non conosce Olimpia? Per anni, Olimpia ha collaborato con la nostra associazione e ha continuato, e continua, ad essere supporto per tutte le persone afasiche che le si rivolgono. Noi abbiamo avuto modo di apprezzare il suo sorriso, la sua vitalità, la sua forza di volontà ed ecco che adesso ci arriva un altro regalo: Olimpia ha scritto il suo libro testimonianza sull’afasia: “L’anima prigioniera. Memorie di un’afasica”. Era giovane Olimpia quando è diventata afasica; ha combattuto la sua dura battaglia e l’ha vinta. Si è ricostruita una vita “normale”, ha mantenuto intatti i suoi ideali e la sua voglia di vivere. Tutto ciò troviamo nel suo libroche rievoca anche la sua infanzia, la sua famiglia, i colleghi, il compagno e quanti l’hanno incoraggiata ed aiutata. Brava Olimpia! Spero che il libro, i cui proventi andranno al progetto “Offriamo cibo per l’anima” riscuota il successo che merita. Il volume è acquistabile on-line: www.mjmeditore.com |
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Segni particolari: VOLONTARIO Faso Editrice Obiettivo, solidarietà. Costo del libro, semplicemente prezzo libero. Realizzato con il finanziamento del CSV Poises (anno 2009) e appoggiato dall’Associazione Italiana Afasici onlus della Regione Puglia, ecco il libro dei volontari: non più i soliti superman che aiutano i prossimi (mentre i cittadini comuni restano semplicemente disinteressati), ma persone comuni con la loro condivisione e i loro piccoli-grandi obiettivi nello sperduto paesino pugliese di Fasano. E dietro di loro le associazioni, ben diciassette con l’idea di diffondere il loro volontariato: nasce qui la presenza sul territorio della solidarietà, un mondo nuovo, diverso, quasi “parallelo in cui assistenza, mutualità, soccorso, a volte integrano, a volte sostituiscono le istituzioni stesse”. E i volontari, così diversi ma così uniti raccontano la loro sentitissima storia: quattro pagine per ciascuna associazione con testi e foto a colori. È il mondo possibile, dalla Caritas al WWF, dalla Croce Rossa al Gruppo Jonathan e sono solo alcune. E anche il costo è beneficenza pura: prezzo libero appunto nello spirito del volontariato. Ma quello con la V maiuscola, quello che non avrà mai prezzo. Andrea Moretti |
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Cristina Flosi AFASIA POST-STROKE. Dalle linee guida all’intervento logopedico Cristina Flosi è, si può dire, un’esperta di linee guida e ha partecipato alla stesura delle LG per l’afasia della Federazione Logopedisti Italiana. Sa dunque di cosa parla, o meglio, di cosa scrive. Il libro si rivolge ai logopedisti; tratta della valutazione e della riabilitazione dell’afasia classificata per obiettivi dettati dalla prospettiva dell’International Classification of Functioning, Disability and Health, secondo le regole dell’Evidence Based medicine, a partire dalle Linee Guida più aggiornate. Vi sono descritti vari tipi di approccio e alcuni trattamenti per disturbi specifici, quali i deficit delle varie componenti lessicali. Il volume è in distribuzione presso Feltrinelli, sia in libreria sia on line (www.lafeltrinelli.it). |
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Lucia Ferroni, Martina Giannini e Stefano Chelotti. Silenzio. Fammi parlare! Associazione Afasici Toscana, 2010 Con questo volume l’Associazione Afasici Toscana spera di poter chiarire, per chi non è del mestiere, che cos’è l’afasia, come si riconosce una persona afasica dal modo di parlare, e soprattutto possa far capire che, “…anche se non parliamo come gli altri, abbiamo una nostra dignità, siamo persone come tutte le altre anche se le parole non escono dalla nostra bocca. (…) oggi, con questo libro, vogliamo sensibilizzare voi operatori che siete in contatto quotidianamente con il pubblico, sul problema dell’afasia. Non si tratta di diventare terapisti, ma solo di sapere che nel momento in cui si presenta davanti a voi una persona afasica, l’unica cosa che si richiede è molta pazienza e tanta disponibilità”. D’altra parte, spesso, se partiamo dal presupposto sbagliato, è difficile comunicare… Chi fosse interessato ad una copia può contattare il numero 347 4788080. Le offerte andranno a sostegno dell’associazione. |
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Anna Basso, Andrea Moretti Senza parola. Storie di afasia Edizioni Nottetempo Come si può vivere ritrovandosi di punto in bianco “senza parola”, improvvisamente impossibilitati a comunicare con amici, figli, genitori, deprivati del proprio ruolo familiare e sociale, guardati con incomprensione e sospetto? In questo libro, curato da Anna Basso, Marta e Andrea raccontano le loro storie. In seguito ad una lesione cerebrale sono diventati “afasici”, non sono più in grado di usare il linguaggio anche se le loro capacità intellettive sono intatte. Marta, moglie e madre di tre bambini, racconta il suo lento e faticoso recupero verso una relativa autosufficienza nella vita quotidiana. Resterà sempre lesa nella parola ma supererà il periodo più buio con coraggio e perseveranza. Andrea è un giovane pieno di entusiasmo per la vita che si trova di colpo in un letto di ospedale senza capire cosa gli sia successo. Piano piano riuscirà a recuperare, descrivendo con allegria ogni piccola vittoria. Due testimonianze umane, drammatiche e commoventi, raccontate con leggerezza, che ci fanno conoscere un mondo ignoto ai più. |
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Dave King: Ha-ha Fazi Editore, Roma 2007 Howard Kapostash è diventato afasico in seguito ad un trauma cranico. Non parla, non scrive, e legge con grande difficoltà ma è più o meno in grado di vivere autonomamente. Quando gli viene affidato un bambino di 9 anni, Howard è costretto ad uscire dal mondo ristretto in cui vive da 30 anni per affrontare con fatica, rabbia e dolore un mondo di relazioni più ampie, nel quale alla fine ritroverà amore e amicizia. |
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Lisa Festa. Si, no, Miami 2006 Mondadori, Milano Si, no, Miami è la storia di Lisa “dai tacchi a spillo all’ictus e ritorno” come dice il sottotitolo del libro. L’ictus, il coma, il risveglio e poi la riabilitazione e la lotta di Lisa – sempre allegra, sempre ottimista, sempre l’anima della compagnia – per riprendere a camminare, a ballare, a parlare. Lotta dalla quale Lisa esce vincitrice: parla, cammina e ha scritto un libro |
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Carlo D’Andrea (1992). La voglia di parlare. Liguori Editore, Napoli Un diario, narrato in prima persona da un dottore in pedagogia, direttore didattico e giornalista che, in seguito a rottura di aneurisma, si è ritrovato a convivere drammaticamente con l’afasia, ma che si è impegnato con costanza e caparbietà per recuperare l’uso della parola e, attraverso questo libro, mostra un esempio dei risultati che si possono ottenere grazie ad un intervento attivo e mirato di esperti, operatori, ma anche parenti ed amici e, soprattutto, del paziente stesso. Non è privo di drammaticità, ma nemmeno di spunti riflessivi che donano speranza e motivazione per ‘vivere, non sopravvivere!’, come conclude lo stesso autore. Mira a documentare tutte le tappe per riconquistare la capacità di comunicare. |
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Gianni Bonadonna (2005). Coraggio, ricominciamo. Tornare alla vita dopo un ictus: un medico racconta. Baldini e Castoldi, Milano Un grande medico che diviene un altrettanto grande paziente e lotta per recuperare le capacità di movimento e di linguaggio perse in seguito ad un ictus. In questo diario narra il lungo e difficoltoso percorso riabilitativo che lo ha portato a ricominciare, recuperando le capacità linguistiche e, in parte, i movimenti e cerca di aiutare i pazienti e le loro famiglie a ‘reinventarsi una vita’ dopo una lesione cerebrale. Inoltre, alla fine degli otto capitoli, ci sono dieci pagine ‘per saperne di più’ sull’afasia e i disturbi associati, sulle cause, sugli aspetti prognostici e terapeutici, tutto presentato in modo scientificamente corretto ma anche di facile comprensione. |
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Laura Prete (1997). La vita che torna. Feltrinelli, Milano E’ la narrazione di una ragazza di ventidue anni, colpita da emorragia cerebrale negli anni dell’università, quando la sua era una vita in cui tutto sembrava andare per il meglio. Ad un tratto quella vita sembra essere solo un lontano ricordo ed incomincia il lento adattarsi con forza alle nuove realtà, da quella patologica a quella relazionale, familiare, sociale e non da ultimo sentimentale. |
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Susie Parr, Sally Byng, Sue Gilpin, Chris Ireland. A cura di Sergio della Sala. Afasia. Convivere con I disturbi di linguaggio. McGraw-Hill Libri Italia, Milano. E’ un volume che descrive sensazioni, emozioni, pensieri e desideri che i pazienti afasici si trovano ad affrontare improvvisamente, in seguito alla loro patologia, volendo continuare ad essere se stessi, ma con un modo totalmente diverso di comunicare e di relazionarsi con gli altri. Si basa sui racconti di cinquanta persone afasiche intervistate. In nove capitoli vengono affrontati temi diversi come i trattamenti, il lavoro, la famiglia, gli amici e lo svago, la disabilità, per arrivare a far comprendere cosa sia l’afasia dal punto di vista di coloro stessi che convivono con i disturbi del linguaggio. |
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Philippe Van Eeckhout (2002). Il linguaggio ferito. Riprendere a parlare dopo una lesione cerebrale. Bollati Boringhieri, Torino. Quest’opera, scritta da un esperto nel trattamento delle afasie, ripercorre le storie personali di alcuni uomini e donne colpiti da afasia, uniti nel desiderio di tornare ‘come prima’. In questo libro l’autore spiega come non si riesca a tornare intatti, come non valga a nulla il voler ritornare indietro. Dalle storie narrate emerge soprattutto il dolore, ma l’insegnamento che se ne trae sta nel non disdegnare né sottovalutare alcun passo in avanti, seppur piccolo, poiché questi uomini e donne desiderano ritrovare, tutti, il linguaggio anche per riscoprire se stessi |
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