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L'angolo delle interviste

Andrea Moretti, caricatura di Manuele Boscolo, Abano 2011
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Settembre 2012
JEAN DO. JOURNET:
Presidente della federazione francese afasici (Fédération Nationale des Aphasiques de France - Président)
1 - Carissimo Jean Do, ti ho scoperto su Internet, tu che sei sempre estremamente ottimista e presidente della federazione francese afasici, tu che sei afasico da ben vent'anni. Tra l'altro sei stato promosso anche al grado di cavaliere dell'Ordine nazionale della Legione d'onore, però, complimenti! In ogni caso fai bene perché per noi afasici l'ottimismo non è proprio la prima cosa. E ti stimo intanto e la prima domanda -scontata, dopo aver visto il vostro sito- è sul film uscito ad aprile: il titolo è Je suis, il regista Emmanuel Finkiel e il protagonista è un afasico: parliamone, l'avete ideato voi o magari commissionato da altri?
Caro Andrea, innanzitutto mi ha fatto piacere conoscerti. E peccato che non parlo l'italiano: una volta parlavo molto inglese e tedesco, ma ho tutto dimenticato. In ogni caso per farmi conoscere ti mando anche un testo su di me scritto da delle ortofoniste e un articolo relativo a quando mi hanno dato una decorazione. Tutto in francese ovviamente!

Le tue domande allora: sul film Je suis ti allego la rassegna stampa francese. La prima cosa è che il regista Emmanuel Finkiel non è afasico. Ha preparato il film anni fa e ha conosciuto molti pazienti all'ospedale. Ha scelto 3 pazienti: 2 con un accidente vascolare e 1 con un trauma cranico, con le loro famiglie, che ha seguito all'ospedale per far vedere la loro volontà, le speranze, la loro evoluzione con la rieducazione e quello che è seguito.
Ho conosciuto Emmanuel (e Martin, il distributore) nella primavera del 2012 e da subito sono stato colpito dal film (me ne avevano mandato una copia in DVD). Esattamente quello che ho vissuto all'ospedale, la stessa cosa! Per di più, Emmanuel l'anno scorso ha avuto un attacco ischemico transitorio, senza conseguenze!
Abbiamo lanciato il film in tutta la Francia, in diverse città, con dibattiti sull'afasia, organizzati dai Gruppi di Afasici. Continueremo durante la Settimana Nazionale dell'Afasia dal 15 al 21 ottobre.
2 - Comunque un bel colpo: come idea mi piacerebbe un film intitolato tipo "Mister Bean, fuga dall'afasia", un film che farebbe morire dal ridere anche se si parla dell'afasia, chissà, nel futuro tutto può essere. A proposito, cos'è il Plan aphasie, il vostro piano afasia? Dal programma leggo che ha preso parte anche un ex Ministro francese dell'apprendimento e della formazione professionale, Nadine Morano: l'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica sull'afasia, ma in pratica cos'è, tanti seminari formativi in tutta la Francia? E per chi?
Un film che farà ridere? Noi stiamo preparando una fiction, non da ridere, ma storie di afasici anche se il progetto è ancora in corso.
Intanto il nostro Plan aphasie è durato 2 anni (2010-2011) in ogni regione di Francia in due fasi:
  1. dapprima delle riunioni di sensibilizzazione con gli interventi di un ortofonista, uno psicologo, un medico di medicina fisica e riabilitazione o neurologo e una persona afasica membro della Federazione Nazionale degli Afasici di Francia (come pubblico, dei professionisti della salute);
  2. poi riunioni di apprendimento=formazione di aiutanti familiari e professionali, animati da ortofonisti ("comunicare meglio") o uno psicologo ("vivere meglio"), 2 giornate a distanza di 6 mesi. E con brochures e DVD ovviamente...
3 - Bene Jean Do, ti ho fatto stancare? Dai, hai appena superato la metà. Ho letto che su Internet c'era o c'è ancora un video sulla tua quotidianità da afasico: si può vedere e potrebbe aiutare altre persone afasiche piuttosto chiuse?
Sì, sul nostro sito (www.aphasie.fr) ci sono dei video su persone afasiche (anche su di me) e questo permette effettivamente di contattare queste persone isolate, perdute; di stimolarle e mostrar loro che non bisogna restare isolati, che bisogna abituarsi alla vita quotidiana.
4 - Prova ora a immaginare davanti a te un afasico italiano che ha sempre rabbia costante 24 ore su 24, lui che non ride più, lui che non ha più voglia di far niente: tu presidente che gli diresti? E in privato, gli diresti la stessa identica cosa?
Sperare e battersi tutti i giorni, rieducarsi senza sosta, anche accettare l'handicap e trovare una nuova vita che diventerà la vita più bella (in quanto a me, sono più felice ora che prima del mio accidente vascolare cerebrale!!), capire l'importanza dell'associazione degli afasici per essere aiutati, sostenuti e ascoltati, per ritrovare una famiglia nell'associazione.

Ecco le tue risposte: va bene così, Andrea? Ci vediamo a Roma e parleremo!

Altroché mio ciao Jean Do! Divertiti a Lione al prossimo imminente congresso nazionale francese e ci vedremo a Roma ad ottobre!

(Grazie ancora ad Anna Basso per la traduzione francese -italiano)